Intervista al Consigliere dell'Associazione Alumni, Dott.ssa Angela Cacopardo

Bentrovati a “Meet the Board”! Ogni mese vi presenteremo il cuore pulsante della nostra Associazione, ovvero i membri del Consiglio Direttivo, dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Probiviri. Il loro apporto è fondamentale per mantenere viva e attrattiva l’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma.

Proseguiamo la nostra rubrica “Meet the Board” intervistando la Dott.ssa Angela Cacopardo, membro del Consiglio Direttivo e appartenente al gruppo Comunicazione dell’Associazione.

 

Dottoressa, qual è il suo ruolo all’interno dell’Associazione Alumni e cosa l’ha spinta a farne parte?

Sono membro del gruppo comunicazione, in particolare mi occupo di organizzare eventi culturali di incontro sia artistico, con visite a mostre, sia conferenze con personaggi che, avendo studiato a Parma, hanno avuto esperienze professionali di successo e possono condividerle creando spunti interessanti per gli iscritti all’Associazione. La voglia di fare qualcosa di utile per i ragazzi che si sono appena laureati, condividendo le esperienze di chi ha avuto fortuna nel lavoro, mi ha spinto a far parte dell’Associazione a cui ho sempre guardato con interesse.

 

Lei è laureata in Architettura presso l’Università di Roma La Sapienza. Cosa l’ha portata ad avvicinarsi a Parma e come mai ha deciso di restare?

Sono arrivata a Parma per amore, ma qui ho avuto la possibilità di collaborare per 15 anni con uno dei più grandi architetti Italiani, Guido Canali. E’ stato anche grazie a lui se ho deciso di rimanere in questa città, Parma ha infatti avuto un ruolo fondamentale nella mia formazione. Non avrei potuto trovare posto migliore per formarmi e stabilirmi.

 

Se potesse dare un consiglio alla se stessa del passato appena laureata, cosa direbbe?

Di avere pazienza, perché il nostro è un mestiere in cui l’esperienza ha un valore enorme e si costruisce nel tempo seguendo grandi maestri. Devo ammettere che all’inizio è stato molto difficile, nonostante fossi inserita in uno studio professionale non avevo assegnati dei ruoli di primo piano, ma è stato grazie alla gavetta che ho fatto nei primi 10 anni di professione che oggi riesco a gestire lavori di una certa entità. L’esperienza professionale fatta nei primi anni aiuta certamente a crescere, ma anche a farti diventare un professionista di qualità, e questa è una dote fondamentale nel mondo professionale.

 

Quali obiettivi si prefigge per il futuro?

Di continuare a crescere come studio professionale, cercando di concentrarmi su un’architettura sempre più integrata con il verde e con grande attenzione ai temi ambientali, che oggi sono così importanti per il nostro futuro. Proprio in merito a questo spero di poter continuare a dare il mio contributo all’Associazione attraverso l’organizzazione di conferenze ed eventi sul tema, che siano in grado di attrarre sempre più persone e nuovi iscritti.

 

Articolo a cura di: Flavio Morabito