Intervista al Vice Presidente dell'Associazione Alumni, Dott. Marco Reggiani

 

Vi diamo il benvenuto nella nostra nuova rubrica “Meet the Board”! Ogni mese vi presenteremo il cuore pulsante della nostra Associazione, ovvero i membri del Consiglio Direttivo, dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Probiviri. Il loro apporto è fondamentale per mantenere viva e attrattiva l’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma.
Inauguriamo la nostra rubrica “Meet the Board” intervistando il Vice Presidente dell’Associazione Alumni, Dott. Marco Reggiani.
 
Dottor Reggiani, qual è il suo ruolo all’interno dell’Associazione Alumni e cosa l’ha spinta a farne parte?
Sono attualmente Vice Presidente del Consiglio Direttivo, e ho inoltre l’onore di essere uno dei soci fondatori. Quando l’Associazione fu creata eravamo poche persone;  oramai sono passati 8 anni, ma ho da subito creduto nell’idea, nella progettualità. Con l’arrivo della nuova Presidente, Prof.ssa Lucia Scaffardi, ho registrato un maggiore coinvolgimento. Vedere che le cose funzionano fa sempre molto piacere.
 
Sappiamo che la sua carriera accademica si è svolta presso l’Università di Parma, come ricorda quegli anni? Cosa le ha lasciato l’Università in termini di valori e insegnamenti?
Ricordo che ero molto più giovane (ride, ndr). È stato un percorso di formazione, uno dei più importanti e formativi della mia esistenza. Io riconosco all’Università di Parma di avermi dato gli strumenti, una “cassetta degli attrezzi” per affrontare quello che è stato ed è attualmente il mondo del lavoro. Sono inoltre affezionatissimo alla città di Parma, che mi ha accolto ed aiutato a crescere, ad affrontare quello che sarebbe stato il cosiddetto mondo degli adulti. L’Università di Parma e la città di Parma sono tutt’oggi per me tasselli fondamentali della mia esperienza, a riprova ne sia che sto acquistando casa in città...
 
Di cosa si occupa attualmente? La sua forma mentis da giurista come ha influenzato il suo lavoro?
Sono sempre stato abbastanza multitasking. Attualmente sono Amministratore Delegato e Direttore Generale di una società nel settore dell’energia (e della transizione ecologica) che si chiama Thaleia; è una realtà che sto costruendo nell’ultimo anno e che mi vedrà impegnato nei prossimi tempi. Sono partito, in coerenza con la mia laurea in Giurisprudenza, da ruoli da legale di impresa e ancor prima da avvocato libero professionista, lavorando sino a ricoprire la carica di General Counsel negli uffici legali di grandi aziende,  i in particolare nel settore dell’energia. Da un po’ di tempo sono passato al business. E’ solo una nuova fase della mia vita che ho cercato e di cui sono orgoglioso. A questo ho abbinato altri interessi e altre passioni: sono in alcuni consigli di amministrazione di società, anche quotate. Fra gli interessi personali,  insieme ad altri appassionati ho fondato  una casa editrice (pubblichiamo un importante catalogo fatto tra l’altro di libri “perduti” e che secondo noi meritano nuova vita). Con un mio carissimo amico ho inoltre fondato una società di consulenza e infine curo alcuni investimenti in diversi settori. Dimenticavo: da alcuni anni ho un piccolo corso alla Scuola di Specializzazione “Enrico Redenti” di Bologna in materia di regolazione amministrativa dell’economia.
La forma-mentis ha assolutamente un ruolo importante nella mia carriera. Ho appena finito un colloquio di lavoro con un ingegnere che vorrei assumere, e quando mi ha chiesto che tipo di persona cercassi, gli ho detto una cosa che è un mio classico. Cerco persone che abbiano una vera competenza anche tecnica, cerco nelle persone la passione, la voglia di immergersi in un progetto, contribuire fattivamente anche nel medio lungo periodo. La terza parola che ho pronunciato è etica. Nella mia esperienza, la mia passione per la legge, per la giustizia, che mi ha fatto iscrivere a Giurisprudenza è sempre stata accompagnata dalla passione per l’etica. Io credo che lavorare con persone che hanno competenza, passione ed etica sia più semplice, e se realizzi un team con persone che condividono questi valori, come sto facendo in questi mesi, è più facile creare una nuova realtà imprenditoriale  e svilupparla. Altroché se la forma mentis è stata importante, ritorniamo alla cassetta degli attrezzi che mi ha dato l’Università insieme alla città di Parma.
 
Quali sono gli obiettivi che si prefigge per il futuro?
Sto costruendo una nuova società nel settore dell’energia, quindi una parte sostanziale del mio tempo andrà sicuramente su quello, ma non voglio dimenticare le mie passioni. I libri sono stati la mia passione fin da bambino, e pensare che oggi ne pubblico… il fatto è che il libro, così come la conoscenza in generale, possono cambiare la vita. E’ importante pubblicare libri nella speranza che, leggendoli, questi possano essere ispirazione per qualcuno; è questo ciò che mi motiva, al di là dell’impegno economico. Poi c’è l’insegnamento. Sono tornato nel settore accademico perché è un po’ un give back, perché quello che ho imparato nel post laurea un po’ sento il dovere di ritornarlo. E questo concetto può essere applicato anche ad Alumni, perché al di là dei progetti, del frequentarsi con persone con un background comune, lo vedo di nuovo come un’occasione per mettermi a disposizione. Quello che ho fatto e sto facendo nella vita è frutto in buona parte di quel periodo di cui abbiamo parlato prima, quello intorno ai 20 anni, in cui grazie all’Unipr mi è stata data la possibilità. L’Università di Parma mi ha messo nelle condizioni di riconoscere le opportunità e di imparare a coglierle. Spero che Alumni possa sempre di più rappresentare un’opportunità per i laureandi e che lo sia in modo fattivo, con attività sul territorio, attirando persone che magari anche solo vedendo un esempio, sentendo qualche discorso a un incontro, possano fare una riflessione profonda su ciò che ci circonda e sul proprio futuro. Anche questo è fare la differenza. 30 anni fa questa possibilità non c’era.



Articolo a cura di: Flavio Morabito