Intervista al Consigliere dell'Associazione Alumni, Dott. Cristian Tundo


Bentrovati a “Meet the Board”! Ogni mese vi presenteremo il cuore pulsante della nostra Associazione, ovvero i membri del Consiglio Direttivo, dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Probiviri. Il loro apporto è fondamentale per mantenere viva e attrattiva l’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma.

Proseguiamo la nostra rubrica “Meet the Board” intervistando il Dott. Cristian Tundo, membro del Consiglio Direttivo e Tesoriere dell’Associazione.

Dottor Tundo, qual è il suo ruolo all’interno dell’Associazione Alumni e cosa l’ha spinta a farne parte?
Sono componente del Consiglio direttivo e ricopro il ruolo di Tesoriere, incarico che svolgo dal 2017, quando ho preso il testimone dal Prof. Gino Gandolfi e quando Presidente era il Prof. Rinaldo Lampugnani. Ho poi proseguito il mio incarico anche sotto le Presidenze prima della Prof.ssa Annamaria Cucinotta e oggi della Prof.ssa Lucia Scaffardi. Ho conosciuto l’Associazione grazie al coinvolgimento dei Soci Fondatori che, in sede di costituzione di Alumni, mi invitarono ad entrare nel Collegio dei revisori. Invito che, da ex studente dell’Università di Parma, accettai con grande entusiasmo.

La sua carriera accademica si è svolta presso l’Università di Parma, dove si è laureato in Economia e Commercio. Come ricorda quegli anni? Cosa le ha lasciato l’Università in termini di valori e insegnamenti?
Sono arrivato a Parma nel 1991 e di quegli anni ho tantissimi bei ricordi. Come tanti fuori sede, mi sono trovato catapultato in una città ben più grande di quella in cui sono nato, ho fatto nuove amicizie, ho conosciuto tantissime persone e fatto diverse esperienze. Senza dubbio l’Università mi ha lasciato dei valori importanti e mi ha fatto crescere sotto tanti profili, personali e professionali; l’esperienza universitaria lontano dalla propria famiglia e casa ti porta inevitabilmente a maturare. Mi sono trovato talmente bene al punto da decidere di restare a vivere qui.

Di cosa si occupa attualmente?
Sono Dottore Commercialista. Subito dopo essermi laureato ho svolto il servizio militare, ma già in quegli anni avevo iniziato il praticantato, dando seguito al percorso di studi che, specie nella parte finale, avevo definito proprio in preparazione di quello che avrei voluto fare dopo l’università. L’ultimissima parte del tirocinio l’ho svolta in AGFM che è lo studio in cui lavoro e dove, di fatto, ha avuto luogo tutto il mio percorso professionale. In AGFM, mi occupo di consulenza aziendale, fiscale e societaria a favore di imprese medie e grandi dimensioni, mentre poi una parte significativa del mio lavoro è costituita da incarichi quale componente organi di controllo di società.

C’è stato un consiglio non ricevuto che l’avrebbe potuta aiutare nelle sue scelte professionali e che si sente di condividere?
La condivisione delle esperienze è molto utile, soprattutto fra gli studenti. Ripensandoci, mi sarebbe stato sicuramente di aiuto ricevere qualche consiglio in più, non tanto dai professori, quanto piuttosto dai studenti più grandi di me che frequentavano il mio stesso percorso formativo. Un confronto maggiore mi avrebbe potuto portare, ad esempio, costruire il piano di studi in maniera più consapevole e, in qualche circostanza, meno superficiale. Per fortuna adesso mi pare sia tutto molto diverso rispetto al passato: l’Università svolge un ruolo significativo e meritorio nell’aiutare gli studenti a compiere le proprie scelte informati sia in fase di iscrizione che poi di ingresso nel mondo del lavoro. Penso ad iniziative come l’Open day o il Job Day, entrambi molto utili nell’orientare i ragazzi. Il consiglio che mi sento di dare e che forse è quello che non ho appieno ricevuto e che mi sarebbe stato utile sentire in passato è vivete più che potete l’Università e le sue strutture e non siate timidi nel rapportarvi con chiunque. Cercate il confronto e il dialogo, sia con i professori che con i compagni di corso. Gli anni dell’Università saranno sicuramente tra i più belli che sempre ricorderete.

Quali sono gli obiettivi che si prefigge per il futuro?
Spero di poter continuare a crescere nel mio lavoro. Fino ad ora, anno dopo anno, le soddisfazioni non sono mancate; ma l’aspetto più sfidante e soddisfacente è quello di potermi continuamente mettere in gioco con realtà sempre diverse e nuove: come consulenti siamo in contatto col mondo delle imprese che rappresenta una realtà in continua evoluzione e che offre la possibilità di misurarsi costantemente con qualcosa di diverso e di cui essere all’altezza.

 

Articolo a cura di: Flavio Morabito