Intervista al Consigliere dell'Associazione Alumni, Dott.ssa Barbara Rondelli

Bentrovati a “Meet the Board”! Ogni mese vi presenteremo il cuore pulsante della nostra Associazione, ovvero i membri del Consiglio Direttivo, dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Probiviri. Il loro apporto è fondamentale per mantenere viva e attrattiva l’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma.
Proseguiamo la nostra rubrica “Meet the Board” intervistando la Dott.ssa Barbara Rondelli, membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione.
Dott.ssa Rondelli, cosa l’ha spinta a far parte dell’Associazione e che ruolo svolge al suo interno?
Ho aderito all'Associazione Alumni e Amici dell'Università di Parma perché riconosco il valore di far parte di una comunità che continua a crescere e a creare connessioni: l'Ateneo ha rappresentato per me non solo un luogo di formazione, ma anche una continua opportunità di apertura mentale e culturale.
Entrare a far parte di questa Associazione, in particolare del gruppo Comunicazione, significa per me rimanere legata a un'istituzione che ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita e rappresenta un'opportunità preziosa per restituire, seppur nel mio piccolo, qualcosa all'Ateneo. Grazie alla mia esperienza professionale nella comunicazione, posso contribuire attivamente: offrire il mio supporto per creare connessioni, raccontare storie e dare visibilità ai progetti significa, per me, non solo restituire quanto ricevuto, ma anche partecipare alla costruzione di una rete solida e significativa per le generazioni future.
Sappiamo che si è laureata filosofia presso il nostro Ateneo. Come ricorda quegli anni?
Ricordo gli anni trascorsi presso il nostro Ateneo con grande gratitudine e nostalgia, sono stati anni di intensa scoperta, non solo dal punto di vista accademico, ma anche personale. L’ambiente stimolante, il confronto con i docenti e il dialogo continuo con colleghi e amici hanno contribuito a plasmare il mio modo di pensare e di affrontare la complessità del mondo. È qui che ho potuto ampliare i miei orizzonti, anche “fisici”, grazie alle prime iniziative di internazionalizzazione che hanno aperto le porte a esperienze di scambio e confronto con realtà diverse.
Di cosa si occupa attualmente?
Mi occupo di public engagement, ovvero di progettare e realizzare eventi di divulgazione scientifica che rendano la ricerca accademica accessibile e coinvolgente. Oggi il public engagement rappresenta un ponte tra il mondo della ricerca e la società, creando occasioni di dialogo in cui il pubblico può interagire direttamente con il sapere scientifico in modo stimolante e inclusivo. L’obiettivo è valorizzare la conoscenza, favorire una maggiore consapevolezza e promuovere un confronto aperto tra scienza e cittadinanza. L’aspetto più bello di questo lavoro non è solo vedere la soddisfazione sul volto dei partecipanti, ma la fase progettuale. Collaborare con docenti e ricercatori e relazionarsi con la loro passione per la ricerca, costruire insieme percorsi di divulgazione è una vera e propria sfida. Non c’è nulla di “statico”, ogni volta si tratta di capire come tradurre concetti complessi in forme di comunicazione che possano essere comprensibili e affascinanti per tutti. La parte più stimolante è proprio trovare un equilibrio tra approcci spesso diversi, unendo l’accuratezza scientifica e la capacità di coinvolgere il pubblico, creando così un’esperienza che sia al tempo stesso educativa e appassionante.
Essendo membro del gruppo comunicazione dell’Associazione Alumni ci può raccontare di cosa vi occupate?
Il gruppo Comunicazione è una squadra affiatata, in cui competenze diverse si intrecciano e si completano, rendendo ogni progetto un’esperienza stimolante e arricchente. Contribuisco con la mia conoscenza del mondo accademico che si integra con le specificità e le competenze delle mie colleghe, creando un confronto costruttivo e sempre nuovo. Sono grata per l’opportunità di lavorare con loro e per la loro apertura alla condivisione che rappresenta per me un prezioso momento di crescita accanto a queste professioniste. Attraverso una strategia di comunicazione coordinata, ci impegniamo a raccontare storie di successo degli Alumni, a promuovere le iniziative dell’Associazione e a valorizzare il ruolo dell’Università nel contesto sociale e culturale. La comunicazione, per noi, non è solo trasmettere informazioni, ma creare connessioni e occasioni di crescita, sempre con la volontà di ascoltare e coinvolgere.
C’è qualche consiglio che sente di poter condividere con studentesse e studenti di UNIPR?
Il mio consiglio è di mantenere sempre una mente aperta. Avere obiettivi è importante, ma non bisogna considerarli come percorsi rigidi e definitivi. Il mondo è in continua evoluzione e con esso anche le opportunità: sapersi adattare e cogliere le occasioni, anche quelle inaspettate, può fare la differenza. Non temete l’incertezza perché spesso è proprio lì che si nascondono le possibilità più stimolanti. Ogni esperienza, anche quella che inizialmente sembra distante dai vostri piani, può arricchirvi e offrirvi prospettive nuove. Siate pronti ad apprendere, a sperimentare e a mettervi in gioco con entusiasmo: il futuro non è un traguardo fisso, ma un percorso che si costruisce.