Intervista al Consigliere dell'Associazione Alumni, Dott.ssa Giulia Formici

Bentrovati a “Meet the Board”! Ogni mese vi presenteremo il cuore pulsante della nostra Associazione, ovvero i membri del Consiglio Direttivo, dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Probiviri. Il loro apporto è fondamentale per mantenere viva e attrattiva l’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma.

Proseguiamo la nostra rubrica “Meet the Board” intervistando la Dott.ssa Giulia Formici, Segretario, membro del Consiglio Direttivo e del Gruppo Giovani dell'Associazione. 

Dott.ssa Formici, qual è il suo ruolo nell’Associazione e cosa l’ha spinta a farne parte?
Nel 2021 sono entrata a far parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Alumni e Amici: essendomi laureata qui all’Università di Parma, poter contribuire alla realizzazione dei progetti dell’Associazione ha rappresentato per me l’opportunità di sentirmi parte attiva di una grande comunità, unita da un percorso formativo e da una appartenenza comuni. Nel 2023 sono poi diventata Segretario dell’Associazione, seguendo così i profili più “burocratici” che devono accompagnare l’operato del Consiglio Direttivo stesso. Questo è per me un modo per restituire, nel mio piccolo, quanto ricevuto, durante gli anni da studentessa, in termini di occasioni di crescita e formazione, personale e professionale. Faccio anche parte del Gruppo Giovani, che opera all’interno del Consiglio Direttivo e che organizza alcuni eventi ricreativi rivolti non solo ai giovani laureati e alle giovani laureate ma anche a tutti coloro che sono in procinto di chiudere il loro percorso universitario a Parma. Questi momenti di incontro informali sono un modo per alimentare, in un circolo virtuoso, senso di appartenenza, partecipazione e condivisione. L’Associazione ha molto bisogno dell’entusiasmo e delle idee dei giovani Alumni.

Lei si è laureata in Giurisprudenza nel nostro Ateneo: cosa le hanno lasciato gli anni da studentessa a Parma?
Il rigore, il metodo e la serietà con cui sono stati impartiti gli insegnamenti nel Corso di studio di Giurisprudenza mi hanno fornito un bagaglio di conoscenze e capacità preziosissimo per superare le prove del mondo lavorativo, dall’Esame di Stato da Avvocato ai diversi concorsi che hanno scandito, negli ultimi anni, il mio percorso nel mondo accademico. Le difficoltà che ho incontrato durante i cinque anni di Giurisprudenza mi hanno senz’altro aiutata a comprendere il valore dell’impegno, consentendomi di imparare anche come affrontare la complessità delle sfide fuori dalle aule universitarie. Gli anni in Università, non da ultimo, mi hanno permesso di stringere rapporti e amicizie che mi hanno insegnato l’importanza della condivisione.

Sappiamo che dal 2023 ricopre il ruolo di Ricercatore RTD/B presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali del nostro Ateneo. Quali sono i suoi obiettivi futuri sia in ambito lavorativo che nell’Associazione?
Dopo alcuni anni di ricerca presso l’Università di Milano Statale, poter proseguire il mio lavoro proprio nell’Università in cui mi sono formata è per me un grande onore e, in un certo senso, rappresenta un “ritorno alle origini”. Per questo ora è importante per me contribuire con entusiasmo e nuove idee agli stimolanti progetti di ricerca cui ho il piacere di partecipare e che trattano tematiche, come sostenibilità e tutela dei diritti dinnanzi alle innovazioni tecnologiche, che sono per me di grande interesse, anche per l’impatto che possono avere sulla società civile. A questo, ovviamente, si lega un ulteriore proposito importante: trasmettere passione e interesse agli studenti, facendo maturare in loro non solo fondamentali conoscenze ma anche curiosità e attivismo.

All’interno dell’Associazione, poi, l’obiettivo è quello di continuare a far conoscere a sempre più persone questa bella realtà, coinvolgendo soprattutto i giovani: l’Università crea occasioni di crescita che, anche al termine del percorso di studi, possono proseguire proprio all’interno dell’Associazione Alumni.

Per concludere, c’è qualche consiglio che si sente di condividere con i giovani che si stanno per affacciare al mondo del lavoro?
Potrei sembrare banale ma ci sono due parole che si sono dimostrate essenziali nel mio percorso personale e professionale: passione e ambizione. Dopo la laurea e durante tutte le esperienze lavorative, è sempre fondamentale cercare di comprendere cosa ci appassiona, cosa ci fa sentire capaci e realizzati, cosa può darci la motivazione giusta per superare le sfide che il mondo del lavoro comporta. Mettersi in ascolto di sé è un esercizio non semplice, che implica un po' di sana autocritica e una buona dose di pazienza: possono essere necessari diversi tentativi – non per forza da considerare come deviazioni inutili o sbagliate – prima di capire quale sia la strada in cui si può esprimere al massimo se stessi – a me è successo così –. L’importante è non scoraggiarsi e non accontentarsi sino a quando non si comprende quale strada si sente davvero nostra; e allora entra in gioco l’ambizione: questo non vuol dire fissare obiettivi stellari o irrealistici ma piuttosto impegnarsi e dedicarsi al massimo, con spirito di sacrificio e dedizione, senza giocare al ribasso, allo scopo di migliorarsi costantemente. Mostrarsi aperti ad esplorare nuovi orizzonti, accogliere nuove sfide – che sia andare all’estero, imparare una lingua nuova o fare una presentazione davanti a colleghi, o imparare mansioni nuove – è sempre arricchente perché ci impone di pensare in grande e di credere che migliorarsi è sempre possibile.

 

Articolo a cura di: Alessia Mastrangelo