Intervista al Consigliere dell'Associazione Alumni, Dott.ssa Giorgia Ghirardini
Bentrovati a “Meet the Board”! Ogni mese vi presenteremo il cuore pulsante della nostra Associazione, ovvero i membri del Consiglio Direttivo, dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Probiviri. Il loro apporto è fondamentale per mantenere viva e attrattiva l’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma.
Proseguiamo la nostra rubrica “Meet the Board” intervistando la Dott.ssa Giorgia Ghirardini, membro del Consiglio Direttivo e del Gruppo Comunicazione dell'Associazione.
Dott.ssa Ghirardini, qual è il suo ruolo all’interno dell’Associazione e cosa l’ha spinta a farne parte?All’interno dell’Associazione faccio parte del gruppo comunicazione, insieme ad altre quattro colleghe; il nostro intento è di promuovere il ruolo dell’associazione attraverso attività culturali e l’organizzazione di incontri con ex alumni che hanno raggiunto ruoli di rilievo in diversi ambiti della società, perché possano essere di ispirazione per gli studenti del nostro Ateneo.
Ho accettato con entusiamo la proposta della Presidente, professoressa Lucia Scaffardi, convinta che l’associazione possa essere utile ad avvicinare nuovi studenti alla nostra Università e a rinsaldare il senso di appartenenza in chi l’ha frequentata.
Sappiamo che si è laureata in Giurisprudenza nel nostro Ateneo. Come ricorda quegli anni e cosa le hanno lasciato in eredità?
Ricordo quegli anni con grande piacere, sono stati anni molto formativi sia dal punto di vista dello studio, avendo incontrato professori di spessore, che da quello personale; uscivamo dal guscio della scuola superiore e conoscere ragazzi con esperienze completamente diverse (penso ai fuori sede) è stato importante.
L’eredità che ho ricevuto, visto anche il mio percorso successivo, è l’impegno che ti impone affrontare gli esami oltre che la grande rete di conoscenze e legami che si sono creati e che sono rimasti negli anni.
Di cosa si occupa attualmente?
Da 20 anni sono socia di una attività, di cui sono amministratrice, che si occupa dell’importazione di vini francesi e della distribuzione degli stessi oltre che di vini italiani.
So di lavorare in un mondo circondato da un’aura di fascino ma il mio è un lavoro che richiede dedizione e impegno e, da questo punto di vista, l’università mi ha insegnato ad avere un metodo e un punto di vista critico.
Se potesse dare un consiglio ai giovani appena laureati, cosa direbbe loro?
Per esperienza personale direi di cercare di capire quali sono gli obiettivi e le proprie passioni e di perseguirli al meglio, qualunque carriera decidano di intraprendere.
Non appena ho inizato a lavorare nel mondo del vino ho deciso di diventare sommelier e di studiare il francese, ero già grande ma continuare a studiare è stato fondamentale, non so se sarei ancora qui dopo 20 anni.
Articolo a cura di: Alessia Mastrangelo